15 Settembre, 2002
Contributo all’Associazione Baskin
Mille euro del Legato Magni a favore del Basket Integrato e dell’integrazione delle abilità differenti
Presente il Vice Sindaco ed Assessore allo Sport Luigi Baldani, il Segretario
e Direttore Generale del Comune Vincenzo Filippini ha consegnato questo
pomeriggio, nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, un contributo a favore
dell'Associazione Baskin (Basket Integrato), rappresentata dal Presidente
Antonio Bodini. Il contributo, che ammonta ad € 1.000,00, proviene dal Legato
Magni.
Il Dott. Fulvio Magni, deceduto a Cremona il 26 dicembre 1891, disponeva, con
suo testamento olografo in data 1° giugno 1882, che "la casa natia segnata col
civico 9 di via Eridania" (ora via Bella Rocca) abbia a servire in perpetuo ad
uso abitazione goduta dal Segretario Generale "ovvero, in subordine, dall'Ing.
Capo Municipale, o, in ulteriore subordine, da altro impiegato municipale
laureato. La Giunta Comunale, il 13 luglio 2005 ha approvato la convenzione
transattiva con il riconoscimento al Dott. Vincenzo Filippini, titolare della
Segreteria Generale del Comune, del diritto di godere a scopo abitativo
l'immobile di via Bella Rocca n. 9 (proveniente dall'Eredità Magni) e nel
contempo il consenso del Dott. Filippini all'utilizzo da parte del Comune di
Cremona dell'immobile medesimo a fini extra abitativi per pubblico interesse.
Con nota del 30 giugno 2005 il Dott. Vincenzo Filippini, Segretario Generale, ha
comunicato di destinare l'indennizzo per l'utilizzo da parte del Comune
dell'immobile di via Bella Rocca a finalità in linea e sintonia con la volontà
del Dott. Fulvio Magni, ovvero a "iniziative negli ambiti istituzionali,
culturali e sociali e della solidarietà che dessero lustro alla Città di
Cremona" con particolare attenzione al mondo giovanile. Seguendo questo spirito,
il Segretario Generale Filippini ha chiesto al Vice Sindaco di indicargli
un'associazione alla quale offrire un sostegno. Da qui la scelta
dell'Associazione Baskin.
L'Associazione Baskin persegue i seguenti scopi: diffondere una cultura dello
sport orientata all'integrazione tra persone normodotate e persone disabili;
promuovere e diffondere il Baskin Basket Integrato); attivare iniziative
sportive (soprattutto nella disciplina del basket) che permettano l'integrazione
fra alunni normodotati e alunni disabili, ponendo particolare cura alle
dinamiche relazionali e psicomotorie; organizzare attività di spostamento
tramite accompagnatori dei disabili per l'attività del Baskin; favorire una
fruibilità dello sport promuovendo l'abbattimento di barriere e rendendo
accessibili i luoghi.
Il baskin (abbreviazione di basket integrato) è una nuova attività sportiva che
si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative. Un
regolamento, composto da 10 regole, ne governa il gioco conferendogli
caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità.
Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e
giovani disabili di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da
ragazze). In effetti, il baskin permette la partecipazione attiva di giocatori
con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un
canestro. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali
e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società.
Le 10 regole valorizzano il contributo di ogni ragazzo/a all'interno della
squadra: infatti il successo comune dipende realmente da tutti. Quest'adattamento,
che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita,
permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «
assistenziale » a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone
disabili.
Il regolamento del baskin adatta: 1) il materiale (uso di più canestri:
due normali; due laterali più bassi; possibilità di sostituzione della palla
normale con una di dimensione e peso diversi); 2) lo spazio (zone protette
previste per garantire il tiro nei canestri laterali); 3) le regole (ogni
giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza
un avversario diretto dello stesso livello. Questi ruoli sono numerati da 1 a 5
e hanno regole proprie); 4) le consegne (possibile assegnazione di un tutor,
giocatore della squadra che può accompagnare più o meno direttamente le azioni
di un compagno).
Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questo percorso. Infatti nel baskin
essi imparano ad inserirsi e ad organizzare un gruppo che conta al suo interno
gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di
comunicazione mettendo in gioco la propria creatività e saper stabilire
relazioni affettive anche molto intense.
Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi coi ragazzi disabili permette
loro di apprezzare le ricchezze che la diversità porta con sé.
Riguardo ai ragazzi disabili, dopo sei anni di attività possiamo dire che i
risultati raggiunti sono considerevoli: è aumentata la fiducia in se stessi, la
capacità di coniugare sacrificio a piacere, sono cresciute le abilità
psicomotorie e la capacità di interagire con i ragazzi e con gli adulti.
Il Baskin è nato a Cremona in un contesto scolastico dalla collaborazione di
genitori, professori di educazione fisica e sostegno.
Questo progetto ha visto la collaborazione, in quello che viene definito «lavoro
di rete», di realtà scolastiche e di associazioni del territorio ognuna delle
quali ha contribuito, con la propria specificità, al successo del baskin. Anche
grazie al contributo e al sostegno del Comune di Cremona, l'attività è sempre
stata gratuita per i partecipanti.
 
Visualizza allegato o filmato
|