15 Settembre, 2002
Omaggio a Enzo Biagi.I Rumeni tornino in Romania. Pulizia Etnica..NO per carità. di G.C.Storti
La mia generazione ha fatto di Biagi un punto di riferimento forte.Lo scontro fra centro-sinistra e destra sul porobelma dei rumeni è pesante.
Omaggio a Enzo Biagi.
La mia generazione ha fatto di Biagi un punto
di riferimento forte.
E’ la persona che ha dato voce alla generazione
dei nostri nonni , nati a fine ‘800, che
hanno combattuto per decenni contro il fascismo
ed hanno tenuta sempre altissima la testa
mai abbassandola un volta. Nemmeno con il
Berlusconi di turno.
Un commento di Montanelli mi ha particolarmente
colpito. L’ormai vecchissimo Idro fa di Biagi
piu’ o meno questo ritratto: “ Non è mai
stanco, è sempre giovane, è un eterno cronista,
non perde mai la passione”. Montanelli ha
fatto questa dichiarazione in occasione degli 80 anni di Biagi. Gli
rivolge poi un appello pregandolo di “ accettare
l’idea di diventare vecchio, di riposarsi,
di deporre le armi, di passare il testimone”..
Tutto questo è stato detto appena prima del
famoso “ editto bulgaro “ di Berlusconi che
ha chiesto, ottenendolo l’allontanamento
di Biagi dalla televisione pubblica.
Fra le tante interviste che sono passate in televisione una in particolare
mi ha particolarmente colpito.
Parla di suo zio materno, correggendo il
cardinale Tonini che aveva poco prima detto
che suo zio era stato ucciso dai fascisti
e che quindi comprendeva il significato delle
sue battaglie civili.
Biagi racconta invece che questo suo zio
, il fratello della madre, era si stato fucilato
ma dai partigiani in quanto lui era fascista.
Era stato fucilato nello stesso periodo che
Biagi , partigiano, lottava contro il fascismo
per la libertà del paese. Continua il racconto
manifestando tutto il dolore provato per
la morte di questo zio che ricordava con
affetto. Il rischio era quello che si scatenassero
vendette e quindi, per evitare ciò, cancello,
su una sua lettera, i nomi di alcuni personaggi
che suo zio indicava come i mandanti della
sua fucilazione.
“L’ho fatto per chiudere questa spirale di
violenza e di odio che stava crescendo e
che andava ben al di là delle motivazioni
alla base della lotta partigiana , ha infine
dichiarato”.
Insomma un uomo tutto d’un pezzo che ha saputo
dare futuro ai valori di libertà.
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I Rumeni tornino in Romania. Pulizia Etnica..NO
per carità.
Lo scontro fra centro-sinistra e destra sul
porobelma dei rumeni è pesante. Le distanze
all’interno della coalazione di centro-sinistra non ancora colmate.
Il nodo rumeni è un intricatissimo groviglio.
In questi giorni vi sono stati diversi incontri ai vertici dei
due stati. Il Ministro dell’economiaPier Luigi Bersani è volato in Romania dove
vi sono forti interessi industriali cercando
di rasserenare i rapporti.
Il Primo Ministro Rumeno Calin Popescu Tariceanu è giunto in
Italia raggiungendo una intesa politica con
Romano Prodi.
Infatti Prodi ha dichiarato “ Nessuna espulsione
di massa. La Romania e' un Paese amico e l’Italia è uno Stato di diritto. Gli episodi
degli ultimi giorni sono fenomeni criminali
e non hanno nulla a che vedere con la nazionalità
di chi li ha commessi".
Propi conferma cioè la rinuncia ad espulsioni
di massa già pronunciata dal ministro dell'Interno
Giuliano Amato. E’ la destra che soffia sul
fuoco e lancia segnali poco rassicuranti
e da argomenti agli “ squadristi “ dell’ultima
ora . Incredibili sono le dichiarazioni di
Calderoni. Ma detto questo lo Stato italiano
non può non difendere i suoi cittadini da
“ bande” di criminali che sfruttando una
legislazione europea garantisca e libertaria
creano situazioni pensantissime.
Del resto ha ragione Walter Veltroni , quando
afferma che “ un altro punto di debolezza del nostro paese
è la incertezza della pena commisurata”.
Insomma è quasi certo che una condanna, quando
viene inflitta , non la si sconta in carcere
ma “ agli arresti domiciliari”. Aveva visto
lontano il Sindaco di Bologna Sergio Cofferati
quando due anni or sono aveva con rigore
iniziato una battaglia sui temi della sicurezza.
La sicurezza non è di destra né di sinistra
, ma sono una condizione che delimita uno
stato di diritto da uno stato colabrodo.
Garantire la sicurezza non vuol dire limitare
i diritti delle ed alle persone, ma colpire
, reprimere per redimere coloro che commettono reati.
Insomma adesso pare che il clima con il governo
rumeno stia migliorando . Infatti Prodi ,
parlando del proprio del decreto varato dal governo, ha
sottolineato l'unità di intenti con il governo
romeno annunciando che entrambi i Governi
hanno scritto all'Unione europea chiedendo
di fare di piu’. Infatti la lettera comune
chiede al presidente della Commissione UE
“misure aggiuntive per i disagiati, in particolare
i rom, utilizzando i fondi strutturali".
Infine oltre oltre a iniziative comuni verso
la Commissione europea per regolare i flussi
migratori intracomunitari, Prodi ha preannunciato
la firma, entro novembre a Bucarest, di un
accordo di partenariato strategico. E ha
spiegato che arriveranno in Italia più agenti
di polizia romena. Saranno previste poi nuove
forme di cooperazioni tra le polizie di frontiera
dei due Paesi e iniziative per favorire l'inclusione
sociale e culturale.
storti@welfareitalia.it
cremona 11-11-2007
 
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