15 Settembre, 2002
Castelleone. Breve storia
Nei suoi oltre 800 anni di storia è stata molte volte al centro delle contese tra Cremona da una parte e Milano e Crema dall'altra.
Castelleone. Breve storia
Nei suoi oltre 800 anni di storia è stata
molte volte al centro delle contese tra Cremona
da una parte e Milano e Crema dall'altra.
Castelleone [kas't?lleone] (Castigliòn in
dialetto castelleonese) è un comune di 9.537
abitanti della provincia di Cremona. È distante
26 km dal capoluogo. Nei suoi oltre 800 anni
di storia è stata molte volte al centro delle
contese tra Cremona da una parte e Milano
e Crema dall'altra.
Urbanistica
Castelleone ha l'impostazione della città
romana, con la Piazza del Comune al centro
(sulla quale si affacciano il Municipio e
la Chiesa Parrocchiale), e via Roma come
cardo, via Garibaldi e via Fondulo come decumano.
Tutte le vie del Centro Storico sono a reticolo.
Frazioni e dintorni
Corte Madama
Corte Madama è la frazione più grande di
Castelleone, fu infatti, una volta, comune
a sè. Ha ancora la sua autonomia a livello
ecclesiastico, infatti Corte Madama ha la
sua parrocchia, intitolata a San Martino
Vescovo. Il toponimo ha origine nel fatto
che il suo territorio fu feudo personale
di Bianca Maria Visconti, da cui madama.
Le Valli
Le Valli è una frazione di Castelleone con
circa 220 abitanti. Servita dalla magnifica
chiesa di Santa Maria in Bressanoro, è prevalentemente
composta da cascine.
Pellegra
Sebbene non sia la frazione più grande è
probabilmente la più importante dal punto
di vista economico soprattutto grazie ai
numerosi allevamenti di bovini e suini. si
sviluppa sui due lati della strada che conduce
verso il comune di Soresina. Agli inizi di
Maggio si tiene la cosiddetta "Sagra
di Maggio" a cui accorrono numerose
persone provenienti da diverse zone. Questa
frazione è spesso ricordata dai versi di
un poeta del luogo: "là dove col sorger
del sole una nuova rugiada bagna la campagna
dipinta d'amore"
San Latino
Questa frazione è divisa tra Castelleone
e Gombito. Bella la chiesa ottocentesca.
Altre frazioni sono:
Guzzafame;
Pradazzo;
Valseresino
Storia
Preistoria ed Antichità
Nella preistoria in zona c’erano già insediamenti
umani. Si trovano reperti mesolitici e neolitici
nel locale Museo Civico. Non c’è nessun centro
abitato qui nell’epoca romana; soltanto una
strada che passa in zona San Latino e che
portava da Cremona a Mediolanum (Milano).
Medioevo
Nel 967 d. C. un documento attesta che qui
si trova una corte, Brixianorum (Bressanoro),
chiamata così perché sulla strada per Brescia,
e al suo interno, al posto dell’attuale chiesa
di S. Maria in Bressanoro, sorge una Pieve,
intitolata a San Lorenzo. C'erano altre due
corti a Castelleone: Fepenica e Castel Manzano.
Più tardi verrà edificato un castello, Castel
Manfredi di proprietà del Vescovo di Cremona.
Suo terrapieno era un dosso, tuttora, in
parte, esistente.
Perché Castelleone?
Due sono le possibili interpretazioni del
toponimo Castelleone.
Il 18 aprile 1188 viene posta la prima pietra
di Castelleone. In quel giorno in Chiesa
si canta Vicit Leo de tribu Iuda, quindi
il castello si è chiamato Castrum Leonis,
cioè Castelleone.
La città potrebbe essere stata intitolata
a Papa Leone, infatti Castelleone è sorta
nel bel mezzo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini.
Nel 1186, Federico I Barbarossa scende in
Italia e distrugge Castel Manfredi lasciando
intatta solamente una torre: la torre Isso,
chiamata dai castelleonesi “Torrazzo”. Due
anni dopo, il 18 aprile 1188, il Vescovo
di Cremona Sicardo posa la prima pietra di
un nuovo castello: Castrum Leonis, Castelleone.
Il 1º maggio dello stesso anno, quando la
nuova chiesa era abbastanza costruita da
potervi dire messa, Sicardo la celebra solennemente
e i santi di quel giorno, Santi Filippo e
Giacomo, diventano i patroni della nuova
città. Il vescovo cremonese mette una porta,
Porta Isso, nell’attuale piazza Borgo Isso
con il Torrazzo a difesa mentre nella zona
detta Borgo Serio Porta Serio, protetta da
una torre distrutta nel XIX secolo. L’ingresso
della chiesa era posto sull’attuale piazza
del Comune, dove si affacciava anche la sede
del Palazzo Comunale. Il cardo era la Contrada
Leona (Via Roma), decumano l’attuale via
Garibaldi e l’odierna via Fondulo. S’incontravano
nella piazza. Castelleone era un castello
a difesa di Cremona, un avamposto verso Crema.
Il 2 giugno 1213, nei campi delle Bodesine,
poco fuori dall’abitato, gli eserciti di
Castelleone e Cremona sfidarono Crema e Milano.
Castelleone rischiava di essere conquistata
da Milano e nella mattinata le cose non andavano
bene. Si racconta che nel pomeriggio apparsero
i Santi Pietro e Marcellino (i patroni di
Cremona celebrati in quel giorno) e che distrussero
l’esercito nemico. Questa battaglia passò
alla Storia con il nome di Battaglia delle
Bodesine. Sta di fatto che Castelleone riportò
un’importante vittoria militare e che il
Carroccio milanese, che era stato conquistato,
prima di essere portato a Cremona, entrò
trionfalmente nel Castello. Per accogliere
i feriti della battaglia, a Castelleone fu
costruito un ospedale, che si ritiene essere
il primo della Lombardia. Nel 1354 Castelleone
venne conquistata dal Ducato di Milano, ma
tra il 1420 e il 1424 fu affidata al Marchese
Cabrino Fondulo. Furono anni bellissimi per
Castelleone, che diventò come una piccola
signoria perché Fondulo attirava, nel suo
immenso palazzo (che teneva un quarto di
Castelleone), artisti e mercanti. Nel 1424,
per aver dato troppi poteri a Castelleone,
Fondulo fu imprigionato e l'anno seguente
decapitato a Milano. Dopo qualche decennio
fu concesso a Castelleone il titolo di Terra
Separata da ogni altra città, dovendo ubbidienza
solamente a Milano. In questo periodo fu
costruita la magnifica chiesa di S. Maria
in Bressanoro.
Età Moderna
Tra il 1499 e il 1509 Castelleone fu sotto
il dominio Veneziano. Abbiamo ancora gli
Statuti della Magnifica Comunità di Castelleone
che furono redatti in questo periodo, caratterizzato
da un ottimo governo, ma poco dopo ecco i
Francesi. Decenni bui questi, poche luci:
la ricostruzione della Chiesa Parrocchiale,
e, dopo le apparizioni di Maria a Domenica
Zanenga, venne edificato il Santuario della
Beata Vergine della Misericordia. Nel Cinquecento,
come il resto dei domini milanesi, anche
Castelleone fu presa dagli spagnoli. Furono
le famiglie D’Avalos e Rosales a governare
Castelleone, e nel loro periodo di governo
appare una figura: Bernardino Realino da
Carpi, che fu nominato potestà del borgo.
Realino comandò a Castelleone ottimamente.
Fece anche redigere gli atti comunali non
solo in latino, ma anche in volgare, in modo
che questi potessero essere letti da tutto
il popolo. Abbandonata la vita politica,
Bernardino Realino si fece gesuita e nel
1947 la Chiesa lo proclamò Santo. Possiamo
ammirare nella Chiesa Parrocchiale un dipinto
che lo raffigura sopra una nuvola che sovrasta
Castelleone. Alfonso d'Avalos, marchese di
Castelleone e di altre terre, a causa di
un favore diplomatico che gli fece Ludovico
Ariosto, lo insignì della pensione di 100
scudi annuali, da riscuotersi presso i dazi
doganali castelleonesi. I Rosales vendettero
il feudo castelleonese ai Venturelli, anch’essi
di origine spagnola, che mantennero il controllo
fino all’avvento degli Austriaci, che durante
il loro periodo di governo cacciarono gran
parte dei religiosi che si trovavano nei
conventi castelleonesi. Ancora oggi vivono
in Castelleone di discendenti dei Venturelli,
e la loro residenza è edificata nel giardino
del palazzo ducale, che fu anche di Cabrino
Fondulo.
Età Contemporanea
Nel 1859 Castelleone fu annessa al Regno
di Sardegna. Due soldati francesi feriti
nella Battaglia di Solferino, furono portati
a Castelleone. Aggravatasi la loro situazione,
morirono entrambi, e le loro esequie si svolsero
con gran pompa in quel di Castelleone.
Nel 1860 sono due i castelleonesi che si
arruolano tra i Mille: Carlo Coelli ed Antonio
Barnabò. Quest'ultimo cadde a soli 17 anni
nella Battaglia del Volturno.
Nel 1861 Castelleone divenne Comune del neonato
Regno d’Italia. Apparteneva alla Provincia
di Cremona e al Mandamento di Soresina.
Agli inizi del Novecento, anche a Castelleone,
iniziano le discussioni politiche tra Socialisti
e Cattolici, magistralmente descritte da
Virgilio Brocchi ne Le campane dell'Isola
Sonante.
Anche alcuni castelleonesi combattono nella
Seconda Guerra Mondiale, uno dei caduti castelleonesi,
morto per le ferite riportate in combattimento,
è Giulio Riboli, a cui viene data una Medaglia
d'oro al valore militare. Il 25 aprile 1945,
i partigiani castelleonesi si recano nella
vicina Ripalta Arpina, dove fanno scorta
di munizioni, quindi entrano dal Viale Santuario,
occupano il Municipio e la caserma dei Carabinieri,
arrestano i fascisti e dichiarano Castelleone
libero. Pochi giorni dopo, una colonna tedesca
in fuga passa da Castelleone. I partigiani
sparano e uccidono il Capitano. Gli altri
soldati si arrendono senza opporre resistenza
ai partigiani, che catturano due cannoni
che si possono ancora vedere in Castelleone
a fianco del Monumento ai Caduti.
Stemma e colori
Lo stemma del Comune di Castelleone rappresenta
il toponimo: consiste infatti in un leone
passante giallo che sostiene un castello
a tre torri guelfo argento in campo blu.
L'attuale stemma venne fatto approvare dal
Governo nel 1958. Il vero stemma castelleonese
è, però, ben diverso. Non esistono le righe
bianche tra il castello e il leone, la fiera
è fulva anziché gialla, e il castello, argenteo
nella versione attuale, era rosso e aveva
i merli ghibellini. Per questioni araldiche,
i colori furono cambiati e il campo, anziché
azzurro cielo, divenne blu cobalto.
I veri colori castelleonesi sono quindi il
rosso e l'azzurro, ma l'Ufficio araldico
assegnò a Castelleone il giallo e il blu.
Ricorrenze
18 aprile 1188: Prima Pietra.
1 maggio 1188: Fondazione.
11 maggio 1511: Apparizioni di Maria a Domenica
Zanenga.
Demografia [modifica]
Evoluzione demografica [modifica]
Abitanti censiti
Amministrazione
Centralino del comune: 0374 3561
Posta elettronica: info@comune.castelleone.cr.it
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiese
Santuario della Beata Vergine della Misericordia
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Santuario della Madonna della MisericordiaIl
Santuario della Beata Vergine della Misericordia,
eretto tra il 1513 e il 1516 da Agostino
de Fondulis presenta forme rinascimentali,
con il tiburio chiaramente ispirato dallo
stile architettonico di Giovanni Antonio
Amadeo. Venne costruito in onore delle apparizioni
di Maria alla contadina Domenica Zanenga
l'11 maggio 1511.
Santa Maria in Bressanoro Gli affreschi di
Santa Maria Chiesa di Santa Maria in
Bressanoro
La chiesa di S. Maria in Bressanoro, voluta
nel XV secolo da Bianca Maria Visconti per
la miracolosa guarigione della figlia, fu
edificata dai castelleonesi sotto la guida
del francescano Beato Amedeo Menez da Sylva
sopra la preesistente pieve. Nel suo interno
si trovano affreschi del tardo quattrocento
che illustrano la vita di Gesù e culminano
in una grande crocefissione. Resta aperto
il problema di chi abbia potuto ideare un
impianto tanto innovativo che richiama la
croce greca ‘estroflessa‘ della chiesa di
San Sebastiano di Mantova; vedasi Beltramini,
2001, 51 n. 174.
Chiesa Parrocchiale
La chiesa parrocchiale, edificata nel 1551,
presenta un esterno rinascimentale mentre
l'interno è di gusto barocco. Fu costruita
dopo la demolizione di quella risalente al
1188. È dedicata ai Santi Filippo e Giacomo.
Torri e Archi
La Torre Isso
Nel centro storico si innalza la Torre Isso
(sec. XI). È alta ca 45 m ed è il simbolo
del paese. Fu risparmiata dal Barbarossa
(apparteneva a Castel Manfredi) per volere
di Alberto Trusso, un cremonese che aveva
conosciuto l'imperatore. È comunemente detta
dai castelleonesi Torrazzo. Fino a qualche
decennio fa fu sede dell'acquedotto. Si racconta
che al suo interno, un imperatore rinchiuse
200 guelfi cremonesi, e qui li fece uccidere.
Arco del Voghera
Sulla piazza si innalza un arco progettato
dall'architetto cremonese Luigi Voghera;
di fianco ad esso ci sono dei portici medievali.
Luoghi Naturali
A Castelleone esiste il Parco del Serio Morto,
che ha alcune parti di riserva integrale.
In questo c'è anche il Bosco Didattico della
Provincia di Cremona, che contiene molte
specie di piante ed animali presenti nel
territorio.
Cultura
Tradizioni ed Eventi
Il falò di San Giuseppe19 marzo: si accende
un falò in onore di San Giuseppe;
11 maggio e seconda domenica di settembre:
processione al Santuario della Beata Vergine
della Misericordia;
fine giugno: A Le Valli rievocazione storica
in costume;
16 agosto: festeggiamenti nel quartiere Borgo
Serio per San Rocco;
2a domenica di ottobre: sagra del paese;
12 dicembre: mercatino di Santa Lucia;
25 dicembre: a Le Valli presepio vivente;
2a domenica di ogni mese: mercatino dell'antiquariato.
Biblioteche
A Castelleone è presente una biblioteca comunale,
intitolata allo scrittore castelleonese Virgilio
Brocchi, che è fornita di più di 40.000 volumi,
ed effettua anche il prestito di CD e film.
Musei
Il museo civico di Castelleone conserva reperti
trovati nel comune risalenti al Mesolitico,
al Neolitico, all'Età del bronzo, all'Età
del ferro, all'epoca romana, tra cui semplici
oggetti, punte di lance e monete. Il museo
possiede anche una collezione malacologica.
Musica
Bande, Cori e Orchestre [modifica]
Castelleone è dotata di un corpo bandistico,
dedicato a Giuseppe Verdi, diretto dal M°
Piero Lombardi, della Schola Cantorum "Ettore
Rancati" (sito ufficiale), diretta dal
M° Davide Massimo e dell'Orchestra "Valerio
Boldi", diretta dal M° Erik Lundberg.
(sito internet).
Musicisti
Diversi musicisti si sono avvicendati alla
guida della banda e della Schola e che sono
stati organisti nella Parrocchiale. Tra questi
ricordiamo Ettore Rancati, che tra l'altro
compose un Pange Lingua, un Vexilla Regis
e un Inno a Maria Vergine (ancora eseguiti
nelle processioni a Castelleone), Cesare
Borsieri, che dopo la Seconda guerra mondiale
emigrò negli Stati Uniti, dove ebbe un discreto
successo, e Valerio Boldi, liutaio e musicista
del borgo.
Organi
A Castelleone c'è un organo Serassi del 1836
custodito nel Santuario. A trasmissione meccanica,
è composto da un manuale di 61 tasti. Più
maestoso quello della Chiesa Parrocchiale.
A trasmissione elettrica, ha due manuali
da 61 tasti e una pedaliera da 28 pedali.
È disposto su tre casse: due vicino all'altare
(Grand'organo e Organo Espressivo) e una
in controfacciata (Organo in Eco). Dietro
alla consolle si trova un Graduale gregoriano
risalente al 1643.
Scheda Comune di Castelleone
Stato: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Cremona
Altitudine: 66 m s.l.m.
Superficie: 45 km²
Abitanti: 9.537 01/01/2008
Densità: 212 ab./km²
Frazioni: Cortellona, Corte Madama, Guzzafame,
Le Valli, Pellegra, Pradazzo, San Latino,
Valseresino
Comuni contigui: Cappella Cantone, Fiesco,
Gombito, Izano, Madignano, Ripalta Arpina,
San Bassano, Soresina, Trigolo
CAP: 26012
Pref. telefonico: 0374
Codice ISTAT: 019025
Nome abitanti: castelleonesi
Santo patrono: S.S. Filippo e Giacomo.
Giorno festivo: 11 maggio (Anniversario apparizione
di Maria a Domenica Zanenga)
 
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