Cari amici di Welfare Cremona,
riascoltando una vecchia canzone di Ivano Fossati "La costruzione di un
amore", per le libere associazioni del pensiero, mi sono ricordato di un
passaggio della "dichiarazione Schuman" (1950) che portò alla nascita
della CECA (Comunità europea del carbone e dell' acciaio). Recitava : “L'
Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme :
essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di
fatto”. L' applicazione nel tempo di questo metodo ha condotto l' Unione
Europea a progressivi traguardi tra cui segnalo, nell' ultimo ed intenso
decennio, la creazione del mercato unico, l' avvento dell' euro, l' allargamento
a 25 paesi ed il recente varo della Costituzione Europea.
A fianco di questi tangibili frutti mette pure radici l' idea di un “processo
circolare” nella edificazione di
una Unione (se non Federazione) di Stati e di una società europea. In altro
contesto, don Leonardo Zega ha scritto che “la comunità costruisce la chiesa
e la chiesa costruisce la comunità". Parimenti, credo, si possa dire che
la società ed, in particolare, l' opinione pubblica ed intellettuale costruisce
l' Unione di Stati europei e quest' ultima con le sue Istituzioni, i suoi
ordinamenti ed i suoi partiti costruisce la società europea.
In fondo, a ben pensarci, una parte del "discorso europeo" è già
sperimentata dentro quelle cellule vive che sono i giornali e le riviste di
qualità, le Università, le Fondazioni, le imprese esposte alla concorrenza
estera, le associazioni culturali e così via.
E granello dopo granello, l' interagire di idee, comportamenti, norme e
vincoli comunitari, erigono quella casa comune europea di cui avvertiamo il
bisogno anche per ridefinire compiutamente la nostra identità di cittadini non
solo, e non più soltanto, italiani.
Cordiali saluti
Massimo Negri - Casalmaggiore (CR)