15 Settembre, 2002 “Signor Angelo, non ci crederà, abbiamo consegnato i nostri risparmi ... senza una ricevuta..." Un’esortazione alle vittime di raggiri affinché aiutino gli altri testimoniando il proprio caso
Gentile Signor Angelo
Il mio è un piccolo paese della Lombardia dove ci si conosce tutti. Non ci
crederà: io e mia moglie abbiamo consegnato i risparmi dei nostri genitori e i
nostri ad un imprenditore del paese che “conoscevamo” da una vita. Senza
nemmeno regolari ricevute. Lui è fallito in modo più o meno fraudolento, noi
abbiamo perso tutti i nostri soldi. Noi, e molte altre famiglie. Grazie a Dio
lavoriamo tutti e due e abbiamo potuto ricomprare la casa grazie ad un mutuo
agevolato che un Credito Cooperativo ha messo a disposizione delle vittime.
Lei dirà che siamo stati dei cretini e io Le do parzialmente ragione. Ha
presente quelle situazioni dove chiedere garanzie, chiedere il rispetto di
alcune forme ti viene fatto sembrare uno sgarbo personale? “Ma come, non si
fida di me che l’ho visto nascere??” Il vero amico per me è quello che si
offre per primo a rassicurarti con tutte le garanzie possibili - almeno con
quelle previste dalle norme - per farti dormire tranquillo.
Forse è un momento poco opportuno per chiedere favori proprio a Lei. Ma Lei
e gli altri malcapitati del vostro caso avrete esaminato mille volte il come è
potuto accadere il disastro. Fate il possibile per mettere a disposizione degli
altri la vostra esperienza perché, quanto sembra, le varie trasmissioni
televisive e quant’altro non sono ancora sufficienti per prevenire che i
disonesti - o gli incapaci - facciano altre vittime.
(Nome e indirizzo mail del mittente in possesso della Redazione)