15 Settembre, 2002
Enrico Peyretti ha scritto a Luciano Violante
'Questa guerra "preventiva", massima ipocrisia, e' violenza allo stato puro, oltre che massima stoltezza politica perche' olio sul fuoco del terrorismo'.
Caro Luciano Violante,
l'iniziativa di un'assemblea dei parlamentari dell'Ulivo sul "No alla guerra
anche con l'Onu" e' molto importante, perche' questa posizione e' l'unica
giusta.
Per costituzione (Carta delle Nazioni Unite) l'Onu non puo' fare la guerra,
ma solo azioni di polizia, sotto comando e controllo proprio e non avallando
la volonta' di una potenza.
La differenza tra polizia e guerra e' sostanziale, non verbale:
- la polizia usa anche la forza per ridurre la violenza;
- la guerra accresce la violenza complessiva, perche' fa vincere il piu'
violento.
Forza e violenza sono ben differenti:
- e' forza anche la nonviolenza attiva, la resistenza morale e culturale,
l'unita' popolare, l'organizzazione politica;
- la violenza non e' forza, ma debolezza razionale, morale e politica:
Hannah Arendt dimostra che dove c'e' violenza non c'e' potere politico.
- La forza o e' giusta o puo' essere giustificata;
- la violenza non e' mai ne' giusta ne' giustificabile.
La violenza e' offesa, inflizione di sofferenza fisica o morale, dominio,
emarginazione, fino all'omicidio, etnocidio, genocidio, urbicidio,
culturicidio.
La guerra e' solo la forma piu' vistosa e ripugnante di violenza, ma anche
eccitante e attraente per gli spiriti insani.
Le violenze strutturali e quelle culturali sono ancora piu' profonde e
gravi, ma meno visibili e quindi piu' subite, accettate, considerate
naturali e persino onorate come forme di civilta'.
Questa guerra "preventiva", massima ipocrisia, e' violenza allo stato puro,
oltre che massima stoltezza politica perche' olio sul fuoco del terrorismo.
Sono cose che sai anche tu, ma le dico per esprimere quell'appoggio
all'iniziativa parlamentare, che cerco di procurare nel movimento.
Un saluto e un augurio,
Enrico Peyretti
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ENRICO PEYRETTI: UNA LETTERA A LUCIANO VIOLANTE
[Enrico Peyretti (per contatti: peyretti@tiscalinet.it) é uno dei maestri piu' nitidi
della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza. Tra le sue opere: (a
cura di), Al di la' del "non uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei
giorni, Servitium, Sotto il Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella,
Assisi 1998; Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino 1999.
E' diffusa attraverso la rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica 'Difesa senza guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente']
 
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