15 Settembre, 2002
Sabato 4 aprile la Cgil manifesta a Roma contro la politica economica del Governo di G.C. Storti
I cremonesi che scenderanno a Roma a manifestare saranno circa 800, un serpentone di 16 pullman, come ha dichiarato il segretario generale della Cgil di Cremona Massimiliano Dolci.
Sabato 4 aprile la Cgil manifesta a Roma
contro la politica economica del Governo
di Gian Carlo Storti.
I cremonesi che scenderanno a Roma a manifestare
saranno circa 800, un serpentone di 16 pullman,
come ha dichiarato il segretario generale
della Cgil di Cremona Massimiliano Dolci.
Si avvicina il giorno della grande mobilitazione
nazionale della Cgil. Una manifestazione
che si terrà a Roma, al Circo Massimo, voluta
dal primo sindacato italiano per chiedere
al governo interventi più incisivi a contrasto
della crisi economica, a sostegno dei redditi
dei lavoratori e pensionati, e per difendere
il diritto di sciopero.
I cremonesi che scenderanno a Roma a manifestare
saranno circa 800, un serpentone di 16 pullman,
come ha dichiarato il segretario generale
della Cgil di Cremona Massimiliano Dolci.
I cremonesi che sfileranno a Roma porteranno
anche le ansie del territorio che vede aumentare
la cassa integrazione, la chiusura di alcune
fabbriche con il conseguente aumento degli
iscritti ai centri per l’impiego.
Gli obiettivi al centro della manifestazione
della Cgil sono:
-contrastare la crisi;
-progettare il futuro;
-salvaguardare i salari e le pensioni ;
-difendere i diritti e le libertà dei lavoratori
e delle organizzazioni sindacali.
Alla manifestazione hanno anche aderito,
con un documento, molti amministratori della
Lombardia.
Fra questi il Sindaco di Cremona Gian Carlo
Corada ed il Presidente della Provincia Giuseppe
Torchio.
Nel documento degli amministratori si sostiene
che “ la profondità della crisi che sta investendo
il Paese determina effetti devastanti sul
tessuto produttivo e sociale…Il Governo ha
mostrato sino ad ora scarsa comprensione
ed è intervenuto con misure insufficienti,
di scarso impatto sull’economia reale , inadeguate
a rispondere al disagio sociale e sopratutto
prive di un orizzonte strategico capace di
far uscire il paese dalla crisi”.
L’adesione alla manifestazione degli amministratori
è ritenuta inopportuna da Giuseppe De Maria,
segretario generale della Cisl Cremonese.
Infatti è noto che la manifestazione è indetta
dalla sola Cgil e che Cisl e Uil pur criticando
il Governo per le scelte di politica economica
non hanno aderito.
Del resto la manifestazione sta raccogliendo
anche l’adesione di alcune forze politiche
quali il PD e l’Italia dei Valori e Rifondazione
Comunista e il nuovo raggruppamento Sinistra
e Libertà che hanno dichiarato che loro delegazioni
sfileranno nel corteo.
Così infatti ha dichiarato Massimo D’Alema
“È ora di affrontare la crisi partendo dai
bisogni dei lavoratori. Ci auguriamo che
milioni di persone da tutta Italia saranno
con la Cgil per questa importante manifestazione”.
Anche Antonio di Pietro dichiara che il suo
partito “Aderirà in modo convinto alla manifestazione
indetta dalla Cgil sabato prossimo''
Una manifestazione che però non trova l’unità
con la Cisl e la Uil. E’ lo stesso Massimiliano
Dolci a precisare che questa manifestazione
non è contro gli altri sindacati che hanno
firmato l’accordo separato sul modello contrattuale.
L’accordo del resto è stato sottoposto a
referendum e nella nostra provincia la Cgil
ha tenuto 630 assemblee. Il risultato del
referendum è stato il seguente:
-hanno votato 20.165 fra lavoratori e pensionati;
-i No sono stati 18.589 ( pari al 93,64%);
-i SI sono stati 1261 ( pari al 6,36%).
Considerazione finale.
Questo paese è ben strano. In Francia, contro
il Governo Sarkozy e la sua politica economica,
che gli esperti internazionali giudicano
più avanzata che quella italiana, vi è stato
un grande sciopero nazionale ed unitario
di tutte le categorie sindacali francesi
( circa una ventina).
In Italia invece, di fronte ad una politica
economica che sia gli esperti che tutta l’opposizione
politica UDC,Italia dei Valori e Partito
democratico giudicano inadeguata le organizzazioni
sindacali non riescono a trovare un minimo
comun denominatore. E’ un vero peccato !!!
Gian Carlo Storti
storti@welafareitalia.it
Cremona 2 aprile 2009.
 
|