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 Storia Cremonese

15 Settembre, 2002
Inaugurazione nuova statua di del Sommo Liutaio Antonio Stradivari
OPERA DELLO SCULTORE GIANFRANCO PAULLI, IN PROGRAMMA SABATO 13 NOVEMBRE

Inaugurazione nuova statua di del Sommo Liutaio Antonio Stradivari
OPERA DELLO SCULTORE GIANFRANCO PAULLI, IN PROGRAMMA SABATO 13 NOVEMBRE, ALLE ORE 9, SOTTO I PORTICI DEL PALAZZO
DEL COMUNE DI CREMONA

Alcune note sull’opera a cura della critica d’arte Tiziana Cordani
L’imponente statua del sommo tra i liutai cremonesi, alta 195 cm, larga 97 e profonda 56,
è certamente una delle realizzazioni più importanti del Maestro scultore cremonese,
soprattutto è patrimonio della città, grazie all’acquisizione che ne ha fatto il Comune di
Cremona, anzi è qualcosa di più: è una memoria, una testimonianza, un simbolo. Perché?
È presto detto: la statua bronzea che raffigura Stradivari costituisce un esempio
validissimo della memoria comune alla città, è un richiamo forte e chiaro a valori noti ma
anche a caratteri propri della gente cremonese, all’amore per il lavoro, all’impegno ed alla
riflessiva attitudine al mestiere, amato e seguito attraverso le generazioni che, nei tempi,
furono caratteri distintivi della comunità, sia agraria che cittadina, di questo lembo di terra
padana.
E’ inoltre una testimonianza di una figura storica che appartiene alla storia cittadina, e non
solo, di cui modernamente è divenuta il simbolo di maggior richiamo. Questo sarebbe già
sufficiente a giustificare il titolo da me scelto, ma non basta poiché tocca elementi
estrinseci, valutabili da tutti e, credo, ampiamente condivisi, anche su un piano più
personale tuttavia questo lavoro dello scultore di Casalbuttano risponde a questi caratteri:
poiché lo Stradivari è, quasi sicuramente una delle realizzazioni più ambiziose ed
impegnative, sul piano ideativo e tecnico-esecutivo, progettate e condotte a fine
dall’artista, un’opera che abbraccia e risponde a più di uno scopo.
La statua nasce indubbiamente da un processo assai profondo attraverso il quale l’artista
riconosce e conferma le sue radici non solo personali ma culturali ed artistiche, legate alla
formulazione figurativa ed al realismo, ed allo stesso tempo àncora la propria vita ad un
tessuto affettivo e familiare: la grande figura del simbolo di Cremona per eccellenza, infatti,
è stata dedicata dal Maestro al proprio nonno, figura di eroico lavoratore, martire della
violenza, all’inizio del secolo scorso, ed ucciso a tradimento durante gli scioperi contadini
delle leghe bianche.
Il nonno si chiamava Gianfranco Paulli, come l’artista, ed è a lui che è intitolato anche il
coro omonimo. Già in passato lo scultore aveva dedicato alla morte dell’avo alcuni suoi
bassorilievi ed anche qualche dipinto, ora ha voluto ricordarlo, con orgoglio otre che con
affetto e filiale pietà, anche attraverso la dedicazione del suo più significativo lavoro.
Non posso definire questa statua il capolavoro di Gianfranco Paulli, perché per ogni artista
il capo d’opera è quello ancora da pensare e fare, un percorso aperto sino all’ultima
pennellata o all’ultimo sbozzo di scalpello, tuttavia sono convinta, per la conoscenza che
ho dell’autore, che sia quello che maggiormente ha voluto e che con più tenacia ha portato
avanti verso la realizzazione e l’esposizione.
La volontà di dare alla città questa testimonianza di memoria storica altissima di un gesto
semplice e grande di eroismo da parte di un lavoratore della terra, di un padre, di un uomo
comune in cui erano serbati valori ed ideali importanti diventa anche memoria e
testimonianza per tutti, legando per sempre la storia famigliare con la storia della terra
cremonese attraverso due personaggi simbolicamente e diversamente grandi.
Per portare la sua statua a Cremona, infatti, lo scultore ha declinato la proposta di inserirla
nel contesto di una grande piazza romana o di portarla nel cuore del Museo degli
strumenti musicali della capitale. Voleva, infatti, che il suo Stradivari restasse qui, nella
sua città il Maestro soresinese e ora tutti potranno godere il frutto di un lavoro durato mesi
e mesi: “Uno dei segreti del sommo liutaio Antonio Stradivari” (questo è il titolo corretto
dell’opera), infatti, troverà collocazione in città e ancor prima, penso, troverà un posto nel
cuore dei cremonesi, che vi riconosceranno quella figura ideale alla quale ricorre ogni
riferimento.
Del grande liutaio non si conoscono le sembianze fisiche reali, pertanto lo scultore ha
voluto prodursi in un ritratto ideale che sottolinea la comunanza tra le arti: liuteria e
scultura hanno in comune la costruzione, la progettazione e perfino alcuni attrezzi di
lavoro. Per questo motivo il volto di Stradivari è costituito da un autoritratto dell’artista e la
figura ha uguali proporzioni e altezza di quella di Paulli, senza venir meno alle, poche
invero, testimonianze storiche che, pur non rivelando i tratti del viso, affermano che anche
Stradivari fosse di alta statura.
Il volto ha tratti forti e fieri, l’occhio è attento al violino che stringe tra le mani, lo sguardo
esprime stupore: possiamo immaginare che, per un caso strabiliante, il liutaio abbia
appena scoperto la “magica” alchimia che rende straordinario il suono dei suoi violini, quel
“segreto” che tutti da allora cercano, invano, di strappare al legno ed alla vernice grazie
alle più ampie e perfezionate ricerche e tecnologie. Forse, come afferma la leggenda che
da anni ripercorre gli studi stradivariani, il segreto sta nascosto nella vernice ed in effetti è
un pennello ed una boccia di tale pigmento che il liutaio cremonese tiene nella mano
destra in questa raffigurazione paulliana, mentre, con la sinistra, solleva alla luce un
violino dalle morbide proporzioni barocche (lo scultore le ha riprese direttamente da una
delle realizzazioni del sommo artefice).
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Biografia dello scultore Gianfranco Paulli
Il maestro GIANFRANCO PAULLI nasce a Soresina il 14 febbraio 1948. Già da giovinetto
frequenta lo studio dello scultore LEONE LODI a Soresina, negli anni 1960 e 1961 segue i
corsi di Disegno e Pittura presso la scuola d’Arte di Soncino (CR) sotto la guida del Prof.
Enea Ferrari. Nel 1973 s’iscrive all’istituto d’Arte Stagi di Pietrasanta (LU), diplomandosi
“MAESTRO D’ARTE “. Nel 1980 entra a far parte, a Roma dello staff di restauratori in
marmi antichi presso la Santa Sede; contemporaneamente svolge l’attività di scultore, con
mostre, lavori su commissione, tra i quali spiccano le medaglie d’argento, fuse a cera
persa, dei Papi Roncalli, Lucani e Giovanni Paolo I I, i ritratti in marmo di Cardinali, opere
funerarie. Nel 1999 termina nella Chiesa di Morfasso (PC), il monumento sepolcrale di
S.E. il Card. SILVIO ODDI; Nel Principato di Monaco realizza i ritratti di Stefano Casiraghi
e dei Principi Grace e Ranieri, per la Pinacoteca GRIMALDI. Di recente è stato invitato in
Russia dalla Fondazione M.S. Gorbachev per eseguire vari ritratti in marmo dei Fondatori.
Trà gli ultimi lavori spiccano la statua del Beato Enrico Rebuschini, posta nella Clinica S.
Camillo (CR), ed i duecento multipli per i Premi Nobel della Pace “ PAX IN TERTIUM
MILLENIM “. Il 3 marzo 1999 in udienza strettamente privata consegna al Santo Padre
Giovanni Paolo II il Pastorale che verrà usato per il Giubileo A.D. 2000. Come prima opera
del Terzo “MILLENNIO “termina una scultura in bronzo, fuso col procedimento della cera
persa, raffigurante il sommo liutaio “ ANTONIO STRADIVARI “; dimensioni dell’opera
METRI DUE. Nel 2001 nella cripta del Duomo di CREMONA, crea un Redentore in bronzo
e un tondo che ritrae S. Ecc. GIULIO NICOLINI defunto VESCOVO di Cremona sempre in
bronzo. Nel ricordo a ENZO FERRARI crea una medaglia scultura, fusa in bronzo a cera
persa del grande genio delle competizioni automobilistiche. Nel 2002 crea diversi busti
ritratto in marmo e bronzo di personaggi illustri, un po’ sparsi nel Mondo, ma in particolare
il busto della Signora RAISSA GORBACHEV sito a MOSCA presso “FONDAZIONE
GORBACHEV”. Nel 2003 crea la medaglia commemorativa per il 51° Raduno
NAZIONALE dei BERSAGLIERI, svoltosi nella città di CREMONA. Nel 2004 crea l’opera
“INNO ALLA VITA” collocata ed emblema dell’ospedale università “ NOSTTRA SIGNORA
DEL BUON CONSIGLIO” voluto dalla stessa MADRE TERESA DI CALCUTTA nella città
di TIRANA “ALBANIA”. A ROMA dal 1 al 10 Marzo 2004, alla Galleria L’agostiniana e sale
del Bramante, espone buona parte delle sue ultime opere con grande successo. A ROMA
il 10 Giugno 2004, nelle Sale GIULIO CESARE e Sala ANGELI di Palazzo Barberini
presenta alle Autorità ITALIANE : civili e religiose l’opera “INNO ALLA VITA.” Tra i
numerosi premi e riconoscimenti avuti dal Maestro dal 1969 ad oggi, si evidenzia no:
l’Ambrogino d’Oro, città di Milano 1979
- la nomina ad “dell’Accademia Tiberina, Roma 1971 – Inserimento nell’ALBO d’Onore del
Lavoro da parte del Presidente della Repubblica G. LEONE, 1967 – Premio ERCOLE
D’ORO, Milano 1980 – Riceve la “Spiga Italica “ a Palazzo Pignatelli ROMA 1983 – nel
1990 S. S. Papa Giovanni II lo nomina Cavaliere all’ordine di S. Silvestro Papa. Il 2 Giugno
1997 il Presidente della Repubblica O.L. Scalfaro, lo nomina Cavaliere al Merito della
Repubblica Italiana. IL 3 Gennaio 1997 S.S. Papa Giovanni II lo nomina Commendatore
dell’Ordine di S.Silvestro Papa. Il 5 Febbraio A.D. 2000 sala del Gran Consiglio Palazzo
Ducale di Genova conferimento all’Ordine di Cavaliere della Cultura e dell’Arte. Nel 2001
viene inserito nel volume “ IBC” INTERNATINAL BIOGRAPHICAL CENTRE CAMBRIGE
ENGLAND” volume che racchiude le biografie dei personaggi più famosi del Mondo. Nel
gennaio 2001 a GENOVA riceve la “LANTERNA d’ARGENTO” encomio alla Carriera. Nel
novembre 2002 riceve l’encomio per la PACE da “THE AMERICAN BIOGRAPHICAL
ISTITUTE RALEIGH NORTH CAROLINA” – USA. Nel dicembre 2003 accetta al titolo di
Segretario Generale della “UNITED CULTURAL CONVENTION”: da parte dell’ ISTITUTO
BIOGRAFICO AMERICANO” per la cultura e la PACE nel MONDO. Il 23 gennaio 2004
dall’Accademia Mondiale delle Lettere, e dall’Università di DUKE, riceve il DIPLOMA
MASTER CON LODE, il riconoscimento di cittadini che si distinguono a livello Mondiale e
sostiene una Comunità Mondiale. Dal 4 al 11 luglio 2004 a DUBLINO (IRLANDA) il primo
congresso da SEGRETARIO GENERALE “un intervento sulla CULTURA “ un intervento
sulla PACE “ a Sessione CHIUSA . Paesi presenti QUARANTADUE. Sempre nel 2004 il
maestro crea per l’ordine Agostiniano a Roma, una scultura in bronzo fusa col
procedimento della cera persa dal titolo “L’estasi di Sant’Agostino” in misura di ottanta
centimetri in occasione del 1650° dalla nascita del Santo che ne vale un invito personale
con le massime autorità Eclesiastiche e Politiche Roma Chiesa di S.Agostino 7 – 15
novembre 2004. Nel 2005 il maestro crea bozzetti per tre grandi opere, tra di esse un
gruppo formato da quattro personaggi, formando la Sacra Famiglia e Giovannino, da
collocarsi in Roma. 6 Dicembre 2005 in occasione della visita del presidente della
Repubblica Italiana Carlo Azzelio Ciampi nella città di Cremona, gli viene consegnato da
parte del maestro (assente per motivi di salute) e dal Presidente della Provincia di
Cremona Onorevole Giuseppe Torchio,una scultura raffigurante il sommo liutaio Antonio
Stradivari,opera da me creata. 24 ottobre – 3 dicembre 2006 nella città di Cremona,in uno
dei meravigliosi palazzi della città (Palazzo Stanga) una grande mostra personale,e un
evento per Cremona con l’esposizione della copia dell’opera “Inno alla Vita” opera creata
per l’ospedale Università (Nostra Signora Del Buon Consiglio) sito a Tirana Albania,
ospedale fortemente voluto dalla Beata Madre Teresa. 3 aprile 2008, nel bellissimo
Duomo di Conegliano, in una delle sale, forse la più importante, (La Sala dei Battuti), viene
presentata la mostra del maestro Paulli, (L’armonia della forma), relatori di grande fama
come, il Dott. Prof Paolo Levi, critico e storico dell’arte, Dott. Prof, Mario Guderzo, storico
dell’arte e direttore del Museo Gipsoteca Canoviana in Possano (TV) , Dottoressa Grazia
Vazzoler, Presidente della Fondazione G.B. Cima, e il Dott. Pietro Bresciano Assessore
alle politiche di Conegliano (TV). A seguire poi l’inaugurazione della Mostra nella casa
natale, ora Museo, del pittore Gianbattista Cima da Conegliano, pittore del 500, alla
presenza di Autorità Civili, Militari, e Religiose, il tutto attorniato della presenza di tanti
estimatori, appassionati, e galleristi. Il 20 Dicembre 2008, Soresina città natale del
maestro,celebra l’opera di un suo concittadino illustre Gianfranco Paulli,scultore
conosciuto in tutto il mondo, con una mostra antologica di scultura,mostra fortemente
voluta dal comune di Soresina,che per l’occasione ha messo a disposizione anche il
catalogo (Dal telegiornale regionale RAI). La mostra (Lasciar parola alla materia), illustrata
dal critico d’arte e massimo studioso del sommo maestro Antonio Canova, ed anche
direttore del Museo Gipsoteca Antonio Canova,di Possagno (TV), dott. Mario Guderzo, e
con un significativo ed intenso intervento, del critico d’arte Simone Fappanni, infine la
parola al Sindaco di Soresina geom. Giorgio Armelloni,per illustrare la figura e l’arte del
maestro Gianfranco Paulli. Inoltre il maestro ringrazia di cuore, i rapprsentanti delle tre
compagnie teatrali di Soresina,che anno reso più elegante l’evento con le loro intense
poesie, ben legate alle opere esposte alla mostra. Un ringraziamento va anche
all’architetto Cecilia Iacchetti alla dottoressa Ilaria Iacchetti, e al rag. Roberto Dellanoce
per la loro maestria dell’allestimento scenografico della mostra. Mostra : Sale del Podestà
Soresina (CR) dal 20 Dicembre 2008 al 6 Gennaio 2009.

 


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